Hoop theory nella seduzione
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L’hoop theory è una delle fondamenta del Pick-Up.
Innanzitutto un’indispensabile nota di carattere informativo: il nome fa riferimento all’espressione americana “Jump through hoops” (INTRADUCIBILE letteralmente in italiano mantenendo a pieno il significato originario), che indica il predisporre un compito da far svolgere a qualcuno. Gli umani fanno spesso “saltare attraverso i cerchi” cani, tigri o leoni in senso letterale.
Accade anche spesso che le donne predispongano dei “cerchi” da far saltare agli uomini.
Un altro punto della Hoop Theory è che le donne spesso fissano questi hoops (es. Voglio che cambi il tuo taglio di capelli)
con un tono che presuppone non abbiano bisogno di saltare questo hoop (nell’esempio citato, probabilmente ritengono di avere un buon taglio di capelli) e, soprattutto, come se stessero verificando e retificando i limiti del loro controllo, vedendo se il ragazzo ci casca o meno. Non è, dunque, molto diverso da uno Shit Test.
Applicare la Hoop Theory significa “far saltare un cerchio” alla ragazza che vuole qualcosa da te: in altri termini, se vuole quel qualcosa deve guadagnarselo con un effettivo sforzo nella tua direzione.
Puoi utilizzare l’Hoop Theory quando una ragazza ti vuole sottomettere o farti supplicare.
Ad esempio:
HB: Puoi tenermi il mio oggetto X?
PUA: E tu che fai in cambio? (imposta un “hoop”, un cerchio da farle saltare)
HB: Oh beh, ti gratterò la schiena (salta il cerchio)
PUA: Ok, dammi l’oggetto X.
Come vedi stai ottenendo qualcosa in cambio. Lei ha imparato. Anche se poi lei non ti gratterà la schiena, lei percepisce che non sei uno sfigato che supplica perché hai impostato un “hoop” (un “cerchio”) attraverso cui l’hai fatta saltare – si tratta essenzialmente di apportare benefici reciproci.
Di fatto, la state “educando”. L’Hoop Theory implica una qualche forma di scambio reciproco inerente al comportamento. Un atteggiamento, se ci pensate, OPPOSTO a quello di un needy che è servizievole e si concede/svende con facilità.
L’Hoop Theory è ampiamente usata (ed abusata :D) dal sottoscritto. Ecco qualche esempio:
HB: come ti chiami?
PUA: indovina ;) (imposti un hoop)
HB: roberto :P? (salta ^_^)
o
PUA: tu come ti chiami?
HB: indovina (imposta un hoop)
PUA: hey devo raccontarti una cosa, ero… (ignori l’hoop :D e attacchi con una routine)
La Hoop Theory può essere utilizzata anche con gli AMOG. Un semplice esempio:
AMOG: Hey! Tu chi sei? non ti conosco.
PUA: Beh io qui conosco tutti ma chi sei TU?
L’AMOG vi sta chiedendo di saltare il suo hoop, ma tu lo rigiri in modo che sia lui lo straniero e cerchi di fargli saltare il tuo di hoop.
Gli esempi sopracitati rappresentano solo alcune possibili forme d’applicazione della H.T.; ovviamente una certa padronanza vi permetterà di utilizzarla in maniera più strutturata (ad esempio unita ai challenging è di una potenza devastante :D).
Vi ricordo che l’applicazione più o meno rigorosa di questi principi svolgono alcuni ruoli fondamentali (soprattutto in certe fasi del game ;)):
– trasmettono un frame non-beta
– generano interesse
– offrono spunti per aprire loops
– alimentano il clima generale di “flirting” ;)
Tha’ts All, Folks ;o)