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Sul “metodo perfetto” di seduzione


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l titolo significa “Riflessioni sul metodo per imparare l’arte del PUING”.

Ricevo ogni tanto dei PM di membri di IS che non hanno ottenuto “grandi risultati” dal loro studio e mi chiedono come possono fare per mettere a frutto ciò che stanno studiando.
Qualcuno addirittura mi chiede se “pagando qualche corso” può ottenere risultati migliori o cose simili.

Apro una parentesi sui corsi di Pick-Up.
Personalmente non ho mai fatto dei corsi a pagamento sul Pick-Up, non posso esprimere dei giudizi.
Praticare insieme ad altri studenti è molto utile, chi non ha possibilità di farlo è probabile che trovi giovamento in un seminario.
Inoltre, come in tutti i seminari a cui ho assistito in vita mia (università, lavoro, arti marziali), mi sono accorto che sono utili per specializzarsi, per vedere le cose in pratica, per migliorare qualcosa in cui si ha difficoltà, per sbloccarsi. Sono utili per prendere degli esempi e riportarli nella pratica personale quotidiana.

Inoltre, come in ogni altro scibile dell’umano trasmissibile, il mestro è fondamentale.
Fine parentesi.

Torniamo al metodo per imparare.
Attenzione, non voglio parlare del metodo dei vari PUA che hanno avuto la briga di scrivere le proprie riflessioni personali.
Parlo del meta-metodo: il metodo che ci permette di imparare.

Ovviamente sono le mie riflessoni.
Sono le riflessioni di una persona di 36 anni che, nella vita, ha imparato a fare tante cose e si è fatto una idea di come affrontare lo studio di nuove capacità.

La lamentela che va per la maggiore è: “ho seguito a menadito il metodo di KYZ ma non ho ottenuto risultati. Perchè?”.

Cominciamo con il dire che il Pick-Up richiede delle abilità che si estendono a diversi ambiti della nostra vita. Non sto a citarveli in quanto li conoscerete tutti a memoria.
Essendo tanti ambiti, si deduce che ognuno di noi sarà più consapevole di alcune sue qualità, meno consapevole di altre e non avrà ancora sviluppato altre qualità.
Inoltre ognuno ha il suo carattere, il suo modo di parlare, il suo modo di pensare, il suo fisico, la sua età, la sua cultura, i suoi problemi, le sue gioie.
Non possiamo pensare di diventare tutti uguali per ottenere gli stessi risultati.
Ognuno otterrà risultati diversi seguendo strade diverse.
Ognuno avrà il pieno diritto di sentirsi a proprio agio con la propria pratica e di fare cose che sono sempre alla sua portata +1.

Solo se seguiamo le nostre naturali inclinazioni possiamo sviluppare metodo senza la frustrazione dell’inadeguatezza.
Solo se partiamo dalla solida base dei nostri punti di forza possiamo addentrarci in terreni inesplorati e sviluppare capacità fino ad allora estranee.

La mia regola è: inizia da ciò che senti affine ed allarga il campo di azione verso le cose che senti distanti.
Le cose distanti diventeranno a loro volta cose affini, allargando così il mio campo di conoscenza e competenza.

Attenzione: ciò che vi propongo non è adatto a tutti. Chi già sta ottenendo dei buoni risultati ha già imboccato da se la strada giusta. Chi aveva dei risultati in passato e vuole solo migliorare, non ha bisogno del metodo per dummies
Questa discussione è per i principiantissimi, frustrati e non-capaci.
Non-capaci di distinguere cosa è adatto per loro

In pratica vi consiglio questo.
Non state ad imparare a memoria il singolo metodo del singolo PUA. SE il metodo non è adatto a voi (i metodi sono sempre validi per l’autore) perdereste solo tempo.
Piuttosto leggete più autori, anche velocemente.
Cercate il “manuale principale”, quello che fornisce l’idea principale del loro metodo.
Tanto per citarne alcuni, leggetevi Mystery, DeAngelo, Gunwitch, Swinggcat, Jeffreis, Style, Juggler … sono tutti validi per chi li ha concepiti.
Ognuno di essi vi darà delle sensazioni e delle idee diverse: alcuni vi annoieranno, alcuni vi sembreranno alla vostra portata, alcuni vi sembreranno scandalosi, altri difficili, altri astrusi ecc.

La prima volta che ho letto alcuni manuali, ho avuto queste impressioni:

Mystery: troppo cervellotico
DeAngelo: difficile ma alla mia portata
Gunwitch: troppo sessuale per me
Jeffreis: troppo difficile
Swinggcat: bellissimo ma troppo raffinato

ecc.

Fate le vostre personali valutazioni e iniziate a praticare ciò che propone il metodo a voi più affine.
Ripeto: inziate da ciò che vi sembra a voi vicino, alla vostra portata, simile al vostro modo di pensare.

Concentratevi su un “punto” e poi avanzate con i punti successivi.
Alcuni metodi hanno dei topic che vanno seguiti in sequenza, altri suggeriscono delle tecniche che non necessariamente devono essere in sequenza.
Fate le cose con ordine ma se vedete che qualcosa non la digerite vi consiglio di saltarla e passare oltre.
Meglio avere una lacuna che potete colmare appena possibile, che non vivere nella frustrazione dell’insuccesso.
Se qualcosa non riuscite a capirla, semplicemente rimandate la sua pratica a quando sarete più “maturi”.
Lasciate da parte i giudizi su voi stessi: siate liberi da ogni valutazione di qualità.
La qualità è troppo soggettiva per poter essere un metro di giudizio.

La valutazione che dovete fare è: rispetto al mio punto di partenza, cosa ho guadagnato?
Non adagiatevi sui vostri meriti, cercate di ottenere sempre qualcosa in più.
Cercate sempre di trovarvi in una situazione poco più difficile rispetto a quella che vi rende comodi.

Attenzione a non confondere le affinità del metodo con i risultati intermedi.

Quando dico che dovete cercare il metodo a voi affine, non significa che dovete sentirvi forti di quegli strumenti senza progredire.
Una volta che riuscite ad aprire 10 set in una sera senza crepacuore, passate ad ottenere il #close.
Ottenuti i #close, passate ai *close e così via.
E’ il come ottenerli che deve essere a voi affine.
Affine … ma sempre con la sensazione che state imparando qualcosa di nuovo.

Personalmente credo che arrivare al *close sia un gran risultato per dei non-capaci

Se da un brufoloso insignificate riuscite ad ottenere dei *close è pechè state nella strada giusta.

Se da brufoloso insignificate, diventate brufoloso molesto è evidente che dovrete cambiare strada.

Valutare i progressi non è in contraddizione con il non giudicarvi.
Non state giudicando voi, ma il metodo che seguite.

Affrontate le vostre lacune come singole difficoltà.
Poco alla volta, senza frustrazione.

Dopo “un pò” (e questo lo potete giudicare solo voi), rileggetevi tutti i metodi.
Vi accorgerete che le vostre valutazioni saranno cambiate, e i vostri giudizi sugli autori saranno mutato con la vostra pratica.

A questo punto rifate una scelta di “Affinità” e ricominciate il ciclo.

Affinità, per me, vuol dire: comprensione del metodo, volontà sugli scopi prefissati, impegno mentale disponibile, ecc.

La vostra preparazione dovrà essere ciclica: ogni volta dovrete fare il punto della situazione con ciò che avete imparato e ciò che vi sentite in grado di raggiungere.

Mi raccomando, siate onesti con voi stessi.

Questo è stato un metodo che con me ha funzionato.
Chissà se funziona anche con voi.

buon lavoro