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Come sopravvivere a San Valentino ed essere felici


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Oggi è S. Valentino, e forse a molti di quelli che non hanno una fidanzata capiterà di provare invidia per le coppiette teneramente abbracciate o coinvolte in emozionanti scambi di effusioni, oppure di ricevere commenti caustici tendenti a stigmatizzare il fatto che non abbiano una ragazza con cui celebrare questa “importantissima” ricorrenza.

E so che questo giorno ha creato in molti uomini fidanzati una grande “ansia da prestazione”, e in quelli non fidanzati un certo malessere per non avere al proprio fianco una persona con cui passare S. Valentino nel modo giusto.
E quindi ecco un post per chi, come me in questo momento, non ha una compagna di vita, e una riflessione per vedere sotto una luce diversa l’essere single oggi.

La condizione di single è quasi sempre considerata soltanto come uno spiacevole intermezzo tra una storia e l’altra, un periodo da far terminare il più in fretta possibile per poter assaporare fino in fondo le gioie e le beatitudini dell’amore. Lo dimostrano la frenesia con la quale la maggior parte degli uomini/donne cerca un compagno/a “ufficiale”, il fatto che molte persone passano da una storia a un’altra, senza provare veri sentimenti o emozioni, solo per non restare da sole, e il profluvio di agenzie/siti Internet/associazioni che ottengono lauti guadagni organizzando eventi in cui i single possano conoscersi e abbandonare la loro scomoda e disagevole condizione di vita.
In realtà non sta scritto da nessuna parte, e non sempre è vero, che in coppia si stia meglio che da soli. L’ideale della vita di coppia appagante e serena, dell’amore eterno, viene continuamente alimentata dai rotocalchi e dal cinema, ma nella realtà spesso le cose non stanno affatto così.
Io, per esempio, ho passato alcuni dei momenti di maggiore infelicità e frustrazione della mia vita proprio quando ero in LTR: o perché il mio livello di coinvolgimento (medio-alto) non era corrisposto, o perché la storia in un modo o nell’altro non funzionava e io non riuscivo, pur impegnandomi, a farla funzionare. Quando sono finite alcune delle mie storie, io ero certamente dispiaciuto, ma insieme ho provato anche un senso di liberazione. E, all’opposto, ho passato momenti di grande serenità proprio quando ero single, senza preoccupazioni di nessun tipo, e senza dare ascolto a chi pretendeva di farmi pesare la mia condizione. Perché la libertà che ti dà l’essere single è comunque impagabile, e ti consente di fare esperienze importanti con le tue sole forze, crescere, maturare, anche se a molta gente tutto questo non interessa.
E anni fa conoscevo un ragazzo che si dichiarava single, ma che aveva 3 FB. Alle cene o alle feste si presentava da solo, ma senza dubbio scopava di più e con più gusto di noi che eravamo fidanzati, e viveva spensieratamente. Poi, quando l’ho rincontrato dopo un po’ di tempo, aveva perso tutte e 3 le FB ed era ancora single, ma era ugualmente spensierato.
Quindi mi sono reso conto che il nostro disperato desiderio di avere una compagna deriva in gran parte da meccanismi psicologici eteroindotti e dalla pressione sociale che, non so bene per quale motivo (o forse lo so), induce tutti a formare coppie, emarginando coloro che non lo fanno.

A tal proposito, una sgradevole domanda che spesso viene posta a chi è single è la seguente: per scelta tua o di altri? A voi non sembra una domanda senza senso? Provo ad analizzare il mio caso specifico.
1) Per scelta di altri. Sicuramente è capitato che alcune ragazze rifiutassero di uscire con me. Ma basta questo per dire che sono single per scelta loro? Quante volte sono uscito con delle ragazze per una o due volte e poi ho capito che non sarebbe mai potuto nascere niente e mi sono allontanato io? Quindi non ha senso dire “per scelta di altri”, perché per quanto mi riguarda una storia nasce con un cercarsi reciproco, e non sono io che disperatamente voglio mettermi con una e lei decide se e come debba succedere. Non necessariamente con quelle che non hanno voluto uscire con me avrei iniziato una LTR.
2) Per scelta mia. Certamente io non mi accontento della prima che ci sta, e preferisco stare da solo piuttosto che con una che non mi piace tanto per starci, ma non posso negare che se trovassi una donna che reputo adatta non sarei così masochista da non provare a far nascere una storia. Quindi la mia non è tanto una “scelta” nel vero senso del termine, quanto piuttosto una necessità dovuta a cause di forza maggiore (al momento non trovo nessuna con cui vorrei stare). Ma ugualmente non ho nessuna impellenza di trovarmi una compagna solo per averla.

Detto questo, è perfettamente normale e comprensibile provare invidia per una coppia che appare felice e innamorata, ma bisogna anche tenere presente che quella è, appunto, l’apparenza. E che dietro di essa può nascondersi anche molto altro. Anche a me è capitato, quando ero in compagnia di qualcuna e magari teneramente abbracciato a lei, di accorgermi che qualche ragazzo da solo ci guardava con invidia. E mi sarebbe piaciuto dirgli che, a volte, stava assistendo soltanto a un momento di contentezza temporanea, e che io in realtà non ero felice con quella persona, che il rapporto non funzionava affatto. Chissà, forse mi avrebbe invidiato meno…
Quindi, il mio consiglio è: MAI fidarsi delle apparenze. Il ragazzo e la ragazza che oggi vedrete passeggiare mano nella mano o a cena a lume di candela, magari quando rientrano a casa si dicono cose orribili, o si tradiscono a vicenda. Forse non fanno sesso da settimane, perché lei è frigida e lui impotente. Forse stanno insieme solo perché non trovano il coraggio per lasciarsi, o forse invece si lasceranno domani. Chiaro il concetto?

In conclusione, freghiamocene di S. Valentino e di ciò che ci gira intorno. Il primo passo per essere dei buoni seduttori è saper stare bene con se stessi e non dannarsi l’anima per uscire a tutti i costi dalla propria condizione di single. In questo modo, paradossalmente, senza ansie inutili, sarà più facile mantenere la lucidità e l’autostima che ci consentiranno, se è questo che vogliamo, di trovare una LTR, la più adatta per noi.