Paura del rifiuto?
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Punti di vista su uno dei “muri” più alti da superare consapevolmente o inconsapevolmente nella strada verso l’eccellenza nell’Arte.
Ciao Complici,
vi lancio un paio di miei punti di vista su uno dei “muri” più alti da
superare consapevolmente o inconsapevolmente nella strada verso
l’eccellenza nell’_Arte_.
Pe me la paura del rifiuto è stato *IL* muro. Gli approcci erano
incredibilmente difficili e se non avevo la “certezza” di successo
raramente facevo il primo passo, nei miei giorni da _AFC ingaro_ vivevo
strettamente di rendita lasciando che fossero le HB ad approcciare
oppure coltivando solo le HB che facevano parte dei miei circoli sociali
e nulla più.
Oggi la mia situazione è diversa, la mia paura del rifiuto è ormai
ininfluente, la mia paura del rifiuto non mi CONTROLLA più.
Penso sia questa la differenza sostanziale tra una persona che non
riesce nemmeno a fare un passo in direzione di una persona che gli
interessa e uno che non si problemi ad approcciare. Il primo si fa
*controllare* dalla paura mentre il secondo *controlla* la paura.
Con il passare del tempo la paura diventa quasi un comburente che
stimola il Pick-Up come l’adrenalina per un _Base Jumper_.
Quando vedo una ragazza che mi interessa e la approccio parto già con la
mentalità che è LEI che deve andarmi bene me e non viceversa. Io sono il
TROFEO e lei deve dimostrarmi di essere all’altezza. Se, nel caso
peggiore (e inprobabile), si gira verso di me e mi dice: “Vattene BRUTTO
STRONZO!” lo trovo divertente! Mi diverte il pensiero di aver a che fare
con una *Acida*, se voglio rimango un po’ li a vedere quanto e se la sua
acidità continua, talvolta è solo una barriera iniziale, altre volte è
proprio il suo atteggiamento, ma questo è un problema SUO.
Il mio _frame_ mentale è che NON sono legato all’ESITO dell’interazione,
se mi va bene sono contento, se mi va male sono PIU’ contento, perchè
così ho modo di crescere dai miei errori e esperienze: “Ogni insuccesso
è un passo in più verso il successo”.
La paura del rifiuto è una delle tante paure e ansie che CI CREIAMO
crescendo. La programmazione socio-culturale e le esperienze passate
sono spesso la causa di tutti questi muri che ci costuiamo attorno. Per
questo motivo ci ritroviamo a pensare che sia il mondo attorno ad
imporci queste paure e noi non ci possiamo fare niente.
Fortunatamente NON è così! Se ad esempio una persona che si sente dire:
“Sei proprio la persona più STUPIDA che abbia mai incontrato!”
può reagire demoralizzandosi pensando di essere uno scherzo della natura
privo di futuro sociale o può semplicemente sorridere e pensare che
l’altra persona non lo conosce ancora e che tra non molto dovrà ricredersi.
Allo stesso modo, se un uomo approccia una ragazza che gli dice: “Hai i
capelli Viola!”, la frase probabilmente non lo colpirà in alcun modo in
quanto sà di non avere i capelli viola. Diversamente se lo stesso uomo
si sente dire “Sei brutto!”, comincerà a sentirsi miserabile e la sua
fiducia in se stesso scenderà sotto le suole.
Le frasi sono simili, ma il risultato è diametralmente opposto.
La stessa persona può quindi scegliere quale strada percorrere! Siamo
noi a decidere come INTERPRETARE gli stimoli esterni. Siamo noi a
SCEGLIERE se reagire bene o reagire male a quello che ci dicono e ai
giudizi che ci danno!
Come tutte le paure anche la paura del rifiuto può essere vinta
semplicemente AFFRONTANDOLA. Affrontare la paura con positività e con la
consapevolezza che non ci succederà niente di LETALE.
Le nostre paure sono sempre ESAGERAZIONI pessimistiche. Per qualche
strano motivo tendiamo sempre a simulare mentalmente il PEGGIORE dei
casi che nella realtà non si avverà MAI.
Quindi basta fare un passo alla volta, per piccolo che sia, in direzione
dell’obiettivo e la paura, come per magia svanirà ;).